Come tutto ebbe inizio
Ho imparato l'uncinetto da mia nonna quando avevo appena sette anni. Ricordo quelle sere d'inverno, seduta ai suoi piedi mentre le sue mani, segnate dal tempo, danzavano abilmente con il filo e l'uncinetto. Non era solo un passatempo; era un linguaggio d'amore, un modo per creare calore e bellezza dal nulla.
Quello che per lei era un'abilità domestica, per me è diventata una passione viscerale. Negli anni '80, mentre tutti correvano verso il prodotto industriale, io ho scelto di preservare quell'arte antica, trasformandola in una missione: mantenere viva la connessione umana attraverso il lavoro manuale.
Oggi, in un mondo di produzioni di massa e consumo rapido, il mio laboratorio rappresenta un'oasi di lentezza, intentionalità e significato. Qui niente viene creato senza uno scopo preciso, senza una persona specifica a cui è destinato.